- Il codice tributo 1631 è utilizzato per la compensazione delle imposte.
- Deve essere utilizzato insieme all’F24 per fare la dichiarazione.
- Esiste una compensazione verticale e orizzontale
I codici identificativi rilasciati dall’Agenzia delle Entrate per rappresentare le varie imposte, tasse e tariffe sono noti come codici fiscali. Attraverso il modulo F24 (noto anche in forma abbreviata come F24) si identifica il tipo di imposta da pagare inserendo il numero di codice fiscale. L’elenco completo dei codici fiscali in Italia è disponibile qui.
Che cos’è il codice fiscale 1631?
In parole povere, il codice tributo 1631 viene utilizzato dai sostituti d’imposta per recuperare il rimborso dopo l’assistenza fiscale. Secondo l’art. 15 del Decreto Legislativo sulle semplificazioni fiscali (D.Lgs. n. 175/2014) i sostituti d’imposta sono obbligati a recuperare:
- Tutte le somme che hanno rimborsato ai dipendenti in relazione alle dichiarazioni di conguaglio relative al modello 730; la compensazione si riflette nel modello F24.
- I versamenti di ritenute o imposte sostitutive, effettuati in eccesso rispetto al dovuto, devono essere compensati nei successivi F24.
Si ricorda che, con la Risoluzione 13/E del 10 febbraio 2015, l’Agenzia delle Entrate istituisce le diverse tipologie di codici tributo da utilizzare per la compensazione delle somme rimborsate e di quelle versate in eccesso per ritenute e imposte sostitutive. Tra l’elenco dei codici tributo istituiti per questa risoluzione c’è il codice 1631, che approfondiremo in questo articolo.
Funzionamento della compensazione
Come già accennato, i codici tributo in Italia sono stati creati dall’Agenzia delle Entrate per semplificare l’identificazione dei pagamenti di imposte, tasse, contributi e tutti i tipi di tributi che hanno una variazione a seconda dell’operazione che il contribuente deve compiere. Per questo motivo, quando si utilizza il modello F24, è di fondamentale importanza garantire il corretto inserimento del codice, al fine di evitare problemi con la dichiarazione.
Il processo di compensazione viene effettuato con l’F24, che implica l’utilizzo da parte di tutti i contribuenti di crediti d’imposta prestabiliti dall’Agenzia delle Entrate. Secondo la normativa vigente, il contribuente può procedere alla compensazione dei crediti spettanti e generati in periodi precedenti in due modi diversi.
- Compensazione verticale: si riferisce al tipo di compensazione utilizzata con i debiti della stessa imposta.
- Compensazione orizzontale: si riferisce alla compensazione applicata con altri debiti e crediti.
Maggiori dettagli sul codice 1631
Sappiamo che la comprensione delle informazioni fiscali può essere a volte un po’ laboriosa, quindi vi forniremo maggiori dettagli su come funziona il codice 1631 e su quali tipi di funzioni ha all’interno del processo di rendicontazione del sostituto d’imposta.
Il codice 1631 si riferisce esattamente all’importo del rimborso destinato alla persona che svolge il ruolo di sostituto d’imposta, dopo aver prestato assistenza fiscale. Il codice tributo 1631 può essere utilizzato solo per indicare l’importo del credito da compensare o un importo del credito destinato al ravvedimento operoso da parte del sostituto d’imposta.
Si riferisce agli importi a credito che vengono compensati dai datori di lavoro e dai sostituti d’imposta a cui forniscono assistenza fiscale in relazione a specifiche dichiarazioni di conguaglio con il modello 730.
Alcune delle imposte per le quali viene utilizzato il codice fiscale 1631 sono:
- Imposte sul reddito.
- Ritenute d’acconto sui redditi da lavoro.
- IVA.
- Imposta addizionale regionale e comunale sul reddito.
- Diritti camerali.
- Imu e Tasi.
- Canoni di locazione Inpdad.
Termini per la compensazione
Secondo l’Agenzia delle Entrate, i crediti derivanti dalla dichiarazione dei redditi possono essere utilizzati per compensare debiti fiscali o previdenziali.
Va notato che i contribuenti possono utilizzare questo credito per compensare altri debiti solo a partire dal giorno successivo alla fine del periodo d’imposta.
Una volta raggiunto il limite, il credito non viene perso; tuttavia, il contribuente deve ricordarsi di inserire il codice 1631 per la dichiarazione successiva, nella quale dovrà essere utilizzato un diverso identificativo temporale.
Conoscere i limiti della compensazione
Naturalmente la compensazione non è applicabile in modo illimitato, è necessario tenere presente che esistono dei limiti entro i quali è possibile accedere alla compensazione dei crediti.
Inoltre, bisogna ricordare che, per la compensazione orizzontale dei crediti d’imposta, esiste un limite massimo di 5.000 euro all’anno. Una volta che il contribuente ha superato questo limite, è necessaria l’approvazione di conformità. Tale approvazione deve essere effettuata da uno dei seguenti soggetti:
- Un consulente finanziario.
- un commercialista.
- Una persona iscritta nell’elenco dei revisori fiscali.
Si precisa che gli importi indicati con il codice 1631 non concorrono alla determinazione del limite massimo di 700 mila euro annui, di cui all’articolo 34, comma 1, della legge 388/2000.
Compilazione del codice 1631 con il modello F24
Prima colonna: Come gli altri codici tributo, anche il codice 1631 deve essere utilizzato con il modello F24 nella sezione Erario. Procedere all’inserimento del codice tributo 1631 nella prima colonna dedicata al codice tributo.
- Seconda colonna: la seconda colonna è dedicata alla quota/regione/provincia/mese di riferimento e va lasciata in bianco, cioè non va compilata.
- Terza colonna: si deve procedere a riportare l’anno di riferimento, cioè l’anno fiscale, che si riferisce all’importo da rimborsare.
- Importi a debito: questa sezione non va compilata, a differenza della colonna denominata “importi compensati a credito” in cui si deve procedere all’inserimento degli importi dovuti al contribuente.
- Riga dei totali: in questa sezione si deve procedere a riportare gli importi totali. Occorre poi calcolare la differenza tra gli importi a debito e a credito, che va inserita nella casella “Saldo”. Gli spazi riservati al codice atto e al codice ufficio devono rimanere vuoti.
Oltre ai passaggi già citati, il contribuente deve fornire le seguenti informazioni di base al modello F24 prima di procedere con la diligenza.
- Nome.
- Cognome.
- Nome dell’azienda.
- Data e luogo di nascita.
È molto importante assicurarsi di aver inserito correttamente le informazioni nella compilazione del modello F24, in modo da poter accedere al credito. L’Agenzia delle Entrate procederà al controllo del modulo compilato e, se riscontrerà informazioni mancanti o errate, respingerà la dichiarazione e invierà al contribuente la motivazione del rifiuto.
Altri codici di compensazione fiscale
Oltre al codice 1631, ci sono altri codici tributo che possono essere utilizzati per la compensazione fiscale; sebbene anche i seguenti codici possano essere utilizzati, oltre al 1631, si consiglia di consultare un commercialista in caso di dubbi.
- Codice fiscale 1627: questo codice è denominato “Versamenti in eccesso di ritenute a dipendenti e assimilati”.
- Codice fiscale 1628: questo codice è denominato “Eccesso di ritenute a lavoratori autonomi, provvigioni e altri redditi”.
- Codice tributo 1629: questo codice è denominato “Eccedenza di versamenti di ritenute su redditi di capitale e imposte sostitutive su redditi di capitale e redditi diversi”.
- Codice tributo 1669: questo codice è denominato “Versamenti in eccesso dell’addizionale regionale all’IRPEF trattenuti dal sostituto d’imposta”.
- Codice tributo 1671: questo codice è denominato “Versamenti in eccesso di addizionale comunale all’IRPEF trattenuti dal sostituto d’imposta”.
Affinché il sostituto d’imposta possa effettuare la compensazione, le somme rimborsate ai destinatari devono essere effettuate tramite i seguenti codici tributo autorizzati dall’Agenzia delle Entrate.
- Codice tributo 1631: denominato “Importi relativi a tributi statali rimborsati dal sostituto d’imposta ha seguito di assistenza fiscale – art. 15, comma 1, lett. a), D.Lgs. n. 175/2014”.
- Codice tributo 3796: denominato “Importi relativi alle addizionali regionali all’Irpef rimborsati dal sostituto d’imposta ha seguito di assistenza fiscale – art. 15, comma 1, lett. a), D.Lgs. n. 175/2014”.
- Codice tributo 3797: denominato “Importi relativi all’addizionale comunale all’IRPEF restituiti dal sostituto d’imposta ha seguito di assistenza fiscale – art. 15, co. 1, lett. a), D.Lgs. n. 175/2014”.
Per il recupero dei crediti IRPEF si utilizzano i seguenti codici tributo autorizzati dall’Agenzia delle Entrate.
- Codice tributo 4731: denominato “saldo Irpef trattenuto dal sostituto d’imposta”.
- Codice tributo 3803: denominato “Addizionale regionale all’Irpef trattenuta dal sostituto d’imposta dopo l’assistenza fiscale”.
- Codice tributo 3846: denominato “Addizionale comunale all’IRPEF trattenuta dal sostituto d’imposta – mod. 730 – saldo”.
Domande frequenti
Sappiamo che ci sono sempre ulteriori domande, quindi di seguito rispondiamo alle domande più frequenti che i nostri lettori ci inviano relative al codice 1631.
Se avete domande, non esitate a lasciare un commento utilizzando il modulo sottostante: uno dei nostri esperti di finanza vi risponderà al più presto.
Qual è il limite per la compensazione del credito con l'F24?
Per la remunerazione orizzontale, il limite è di 5.000 euro all'anno. Per importi superiori, è necessario ottenere l'approvazione di un commercialista, di un esperto contabile o di una persona iscritta nell'elenco dei revisori legali autorizzati.
Quali sono i tipi di compensazione previsti?
Il contribuente può procedere alla compensazione di crediti dovuti e generati in periodi precedenti, utilizzando una delle seguenti forme.
- Compensazione verticale: si riferisce al tipo di compensazione utilizzata con debiti della stessa imposta.
- Compensazione orizzontale: si riferisce alla compensazione applicata con altri debiti e crediti.
Articolo pubblicato su 2 Marzo, 2024 di Lorenzo Sposti
Ultimo aggiornamento 2 Marzo, 2024 di Lorenzo Sposti