Secondo l’Agenzia delle Entrate, il codice tributo 3800 è utilizzato per il pagamento dell’imposta regionale sulle attività produttive, nota anche come IRAP. Questa imposta deve essere presentata insieme al modello F24, deve essere versata dai contribuenti e dagli imprenditori e deve essere applicata un’aliquota sul fatturato generato.
- Il codice tributo 3800 è utilizzato per il pagamento dell’imposta regionale sulle attività economiche, nota anche come IRAP.
- Il codice tributo 3800 deve essere presentato con il modello F24.
- Presentare la dichiarazione dei redditi in tempo può evitare una multa da parte dell’ufficio delle imposte.
L’Imposta Regionale sulle Attività Produttive, nota come IRAP, è l’imposta che tutti i contribuenti di questa categoria sono tenuti a pagare, e deve essere versata utilizzando il codice tributo 3800 sul modulo F24.
È importante ricordare che il codice 3800 indica il saldo dell’imposta regionale a carico del contribuente, che a sua volta è calcolato sul fatturato dell’azienda.
Cos’è il codice tributo 3800?
Il codice tributo 3800 è il codice utilizzato dai contribuenti (persone fisiche o società) per il versamento dell’Imposta Regionale sulle Attività Produttive, nota come IRAP.
Si tratta di un’imposta che deve essere calcolata sul fatturato dell’impresa; il versamento dell’imposta viene effettuato insieme al Modello 24.
Che cos’è l’IRAP?
L’IRAP è un’imposta che non viene calcolata sulla produzione dell’azienda, ma sulla differenza tra il valore e il costo di produzione. L’aliquota da pagare è stabilita a livello regionale, motivo per cui il calcolo può variare da una regione all’altra.
Per effettuare il calcolo, bisogna basarsi sulla base impossibile dell’IRAP, che può cambiare ogni anno, in base a quanto stabilito nelle manovre governative o al settore in cui opera l’ente o l’impresa.
Bisogna tenere conto che esistono le cosiddette deduzioni che riducono la base impossibile. Tuttavia, il calcolo dell’IRAP tiene conto di diverse variabili, a seconda del settore di appartenenza, per cui di seguito spieghiamo come viene determinato l’acconto secondo i due criteri stabiliti.
- Criterio storico: il calcolo viene effettuato prendendo come riferimento l’imposta dovuta dall’anno precedente, al netto di deduzioni, crediti d’imposta e ritenute, risultante dalle dichiarazioni dei redditi.
- Criterio previsionale: si calcola sulla base dell’imposta presunta dovuta per l’anno in corso, tenendo conto del reddito che il contribuente prevede di ottenere, delle spese deducibili e detraibili sostenute e dei crediti d’imposta spettanti.
Come compilare l’F24 con il 3800?
Per compilare il modello F24 con il codice tributo 3800, è necessario inserire il codice nella sezione regioni. I cinque campi più importanti da compilare sull’F24 sono:
- Codice regione.
- Codice fiscale.
- Quota di riferimento/mese.
- Anno di riferimento.
- Importo dei debiti pagati.
Per prima cosa, è necessario inserire il codice numerico della propria regione nella sezione corrispondente. Le abbreviazioni sono:
- Veneto: 21
- Valle d’Aosta: 20
- Umbria: 19
- Trento: 18
- Toscana: 17
- Sicilia: 16
- Sardegna: 15
- Puglia: 14
- Piemonte: 13
- Molise 12
- Marche: 11
- Lombardia: 10
- Liguria: 09
- Lazio: 08
- Friuli Venezia Giulia: 07
- Emilia Romagna: 06
- Campania: 05
- Calabria: 04
- Bolzano: 03
- Basilicata: 02
- Abruzzo: 01
Una volta inserito il codice 3800 nella sezione denominata Codice tributo, procedere alla compilazione della colonna Importo da pagare. In questa sezione si deve procedere all’inserimento del codice a quattro cifre come spiegato di seguito.
- Le prime due cifre indicano la rata da pagare con quel modello (ad esempio, se si sta pagando la seconda rata si deve inserire 02, se si tratta della terza rata 03).
- Le ultime due indicano il numero totale di rate previste (nel caso di un’unica soluzione di pagamento si deve inserire il codice 0101, altrimenti se le rate sono quattro e si sta pagando la seconda rata il codice è 0204).
Infine, inserire l’anno in cui si intende effettuare il pagamento e l’importo totale da versare.
Campi del modello F24 | come compilare il campo |
---|---|
(1) codice regione: | indicare il Codice Regione, nell’esempio ’08’ – Lazio |
(2) codice tributo: | indicare in Codice Tributo, nell’esempio ‘3800’ – Codice Tributo inesistente! |
(3) rateazione/mese rif.: | Errore! Rateazione ” non gestita. |
(4) anno di riferimento: | NON COMPILARE |
(5) importi a debito versati: | indicare l’importo a debito, nell’esempio 6.000,00 euro |
(6) importi a credito compensati: | NON COMPILARE |
(7) TOTALE E: | somma degli importi a debito indicati nella Sezione Erario |
(8) TOTALE F: | somma degli importi a credito indicati nella Sezione Erario, non compilare se non sono presenti importi a credito |
(9) +/- | indicare il segno – se il TOTALE E è minore del TOTALE F altrimenti indicare il segno + |
(10) SALDO (E – F): | indicare il saldo (TOTALE E – TOTALE F) |
Il ravvedimento operoso
Può capitare di dimenticarsi di presentare o pagare le tasse nei tempi e nelle forme previste. Per regolarizzare la situazione, l’Agenzia delle Entrate offre il ravvedimento operoso IRAP. Attraverso questa procedura, il contribuente può pagare una sanzione molto più bassa di quella regolarmente comminata dall’Agenzia delle Entrate.
Secondo l’Agenzia delle Entrate, la sanzione è pari al 30%, calcolata sulla base degli importi non versati o versati oltre la scadenza. La sanzione viene ridotta durante il processo di autovalutazione in base al numero di giorni trascorsi dall’omissione o dall’errato pagamento dell’imposta.
Tuttavia, se il contribuente effettua il pagamento entro i 90 giorni successivi, la sanzione può essere ridotta al 50%. In altre parole, la sanzione che il contribuente dovrà pagare dipenderà dal numero di giorni di ritardo.
- Fino a 14 giorni: sanzione del 15% ridotta a 1/15 per giorno.
- Tra 15 e 90 giorni: sanzione del 15%.
- Oltre 90 giorni: sanzione ordinaria del 30%.
Con il ravvedimento sprint, entro il 14° giorno di ritardo, si applica una sanzione pari allo 0,1% al giorno.
Per il ravvedimento breve, entro il 30° giorno, la sanzione è pari all’1,5%, a cui si aggiunge il tasso legale che dal 01.01.2022 è pari all’1,25%.
Se il ravvedimento avviene entro un anno, in caso di ravvedimento prolungato la sanzione applicabile è pari al 3,75% con interessi pari all’1,25%.
Il ravvedimento entro due anni comporta una sanzione pari al 4,29% più interessi e per il ravvedimento lunghissimo o ultra biennale la sanzione sale al 5% più interessi.
Domande frequenti
Nella seguente sezione sono riportate le domande più frequenti che i nostri lettori ci inviano quotidianamente. Se avete bisogno di porre una domanda, potete utilizzare la sezione commenti alla fine di questo articolo e uno dei nostri esperti vi risponderà nel più breve tempo possibile (di solito 24 ore).
Qual è la sanzione per il mancato pagamento dell'IRAP?
La sanzione può variare a seconda del numero di giorni di ritardo nel pagamento; di seguito sono riportate le percentuali approssimative della sanzione.
- Fino a 14 giorni: 15% di sanzione ridotta a 1/15 per giorno.
- Tra 15 e 90 giorni: sanzione del 15%.
- Oltre 90 giorni: sanzione ordinaria del 30%.
Come utilizzare il credito IRAP?
Se esiste un credito IRAP, il contribuente ha la facoltà di utilizzarlo in compensazione orizzontale fino a un massimo di 5.000 euro o in compensazione verticale senza alcun limite.
Articolo pubblicato su 1 Giugno, 2024 di Lorenzo Sposti
Ultimo aggiornamento 1 Giugno, 2024 di Lorenzo Sposti