- Fineco annuncia che potrebbe subire un calo dell’utile netto entro il 2024.
- Le azioni Fineco registrano un calo del 2,8% in seguito alla dichiarazione di cui sopra.
- Le prospettive deboli e i deflussi di capitale hanno messo in ombra gli utili trimestrali migliori del previsto.
Azioni in calo del 2,8%.
Milano, Italia – La banca e broker online italiana Fineco ha dichiarato martedì che potrebbe registrare un calo del suo reddito netto da interessi (INF) entro il 2024. La notizia ha fatto crollare le azioni Fineco del 2,8% nelle contrattazioni di martedì, dopo che i clienti hanno spostato la liquidità verso i titoli di Stato.
Secondo gli analisti, le deboli prospettive e i deflussi di capitale hanno “oscurato” gli utili trimestrali migliori del previsto.
Va notato che Fineco utilizza l’IFN come aspetto chiave degli utili, che tiene conto delle entrate derivanti dal divario dei tassi di prestito e di deposito. Questi ultimi giocano un ruolo importante in quanto proventi dell’ampio portafoglio di titoli di Stato di Fineco.
Titoli di Stato e concorrenza
Secondo le informazioni pubblicate da Reuters, Fineco, che non paga interessi sui depositi, ha risentito della concorrenza dei titoli di Stato per la raccolta bancaria, che oggi sono tornati a pagare rendimenti positivi.
Inoltre, i deflussi di depositi hanno costretto Fineco a tagliare il suo reddito netto da interessi per il 2023, taglio effettuato all’inizio dell’anno.
L’azienda ha dichiarato di aspettarsi che i depositi si stabilizzino l’anno prossimo, dopo che l’offerta di un nuovo titolo di Stato rivolto ai piccoli risparmiatori in ottobre è costata 909 milioni di euro (970 milioni di dollari) in finanziamenti diretti, in quanto i clienti hanno acquistato 620 milioni di euro del nuovo titolo al dettaglio.
I deflussi di depositi sono destinati a raggiungere numeri elevati nel 2023
Per Fineco, i deflussi di depositi hanno segnato il dato trimestrale più forte del 2023, come ha affermato la banca d’affari statunitense Jefferies, aggiungendo che 1,4 miliardi di euro classificati come afflussi di asset in custodia hanno rappresentato la lettura migliore finora nel 2023.
Tuttavia, gli asset in custodia sono meno redditizi per i gestori di risparmio come Fineco rispetto agli asset in gestione, che sono aumentati di soli 13 milioni di euro nel trimestre, il dato più basso da ottobre 2018, secondo gli analisti di Citi.
L’amministratore delegato Alessandro Foti ha dichiarato che gli investitori hanno interrogato Fineco sul suo portafoglio sovrano, in quanto i titoli italiani si sono indeboliti insieme all’economia europea.
Foti ha dichiarato che alcuni investitori stanno considerando di sottopesare le azioni Fineco nei loro portafogli a causa della sua esposizione al debito italiano, aggiungendo che la banca attualmente non ha liquidità da investire e non aumenterà il suo portafoglio sovrano.
Articolo pubblicato su 7 Novembre, 2023 di Lorenzo Sposti
Ultimo aggiornamento 7 Novembre, 2023 di Lorenzo Sposti